Gli stereotipi sono nemici dell’innovazione.

Femminile fuori dagli schemi

Una bella storia quella di Mary Keller. Donna, innovatrice… con segni davvero particolari!
Scienziata, matematica e fisica, nel 1965 è la prima donna ad ottenere il dottorato in informatica negli Stati Uniti. Lavora con un gruppo di soli uomini alla costruzione del linguaggio informatico che permetterà la diffusione del PC, il Basic.

Prima del Basic la programmazione era un affare per addetti ai lavori …
Dopo il Basic i personal computer iniziano ad arrivare sulle scrivanie di tutti.
E’ una tappa fondamentale del percorso che ci ha portati ad avere in tasca il nostro smartphone.

… e Mary Keller diventa docente universitaria, negli anni ’60 sostiene attivamente il coinvolgimento delle donne nel settore informatico. Nel 1985, nella casa di riposo di cui è ospite, organizza un corso di informatica per anziani …

Sono tanti i segnali che raccontano in poche righe quanto questa donna fosse innovatrice….
Ancora oggi, le donne laureate nelle materie scientifiche e impegnate nell’informatica sono una minoranza.
E’ che Mary Keller era anche una suora …

Ora, provate ad immaginarvi quanto questa donna-suora-scienziata fosse anticonformista, solo per il modo in cui è riuscita a percepire sé stessa, fuori da ogni schema mai esistito prima.
E poi immaginatevi quanto avrà dovuto lottare con gli stereotipi del tempo. Forse dovrebbe lottare ancora oggi con i sorrisini di incredulità e di scherno …

“Gli stereotipi sono uno dei principali nemici dell’innovazione, anche se spesso non è così facile stanarli.”
Conclude così il suo racconto Carlo Presotto, attore e regista, al festival Maps for future, organizzato da Niuko nella sua nuova sede di Vicenza, inaugurata il 9 ottobre 2021.

E’ qui che ho conosciuto la storia di Mary Keller…. potevo solo raccontarla a mia volta.
L’evento finale del festival è stato un tour attraverso le nuove sale formazione, ognuna dedicata ad un innovatore del passato, ognuna abbinata ad un approfondimento su cos’è l’innovazione oggi.
Il reading di Presotto ha cucito una storia che tiene insieme tutto questo.

Ho avuto l’onore di proporre la mia riflessione su leadership femminile e innovazione proprio nella sala dedicata a Mary Keller.
Se avete voglia di ascoltarla, qui sotto trovate il video di quella giornata.
Una decina di minuti in cui si condensa il senso del progetto Antigone2021. Un progetto che parla alle donne, senza lasciare fuori gli uomini.
Il segreto per innovare è proprio l’integrazione!

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Antigone2021 è un progetto nato per andare oltre uno degli stereotipi più radicati nel mondo del lavoro.
Le competenze femminili, umane, morbide …. sono deboli, trascurabili, a volte addirittura inadeguate quando stiamo lavorando.
Davvero???? O siamo ancora terribilmente ancorati a etichette e pregiudizi …. che magari non osiamo nemmeno esprimere o di cui siamo inconsapevoli?

L’innovazione la fanno i geni irrequieti ….
Non certo una suora!

In azienda servono numeri, analisi, azione, competenze e tecnologia …. Se si vuole innovare.
Immaginazione, relazione, ascolto, condivisione, gentilezza … casomai, dopo…

In realtà ci sono moltissimi studi autorevoli su questi temi.
Raccontano quanto impatta l’inclusione di genere (e non solo) sui risultati d’impresa.
Raccontano perchè le le soft skills fanno la differenza mentre siamo esposti ai rischi dell’innovazione.

… le organizzazioni rimangono ancorate alla sequenza lineare (tipicamente maschile …che non vuol dire utilizzata solo gli uomini): analisi-obiettivo-performance-risultato.

Mentre fare innovazione non è un processo lineare, avviene per contatto, contaminazione, scambio, inclusione della diversità… quelle cose che fanno scattare scintille e aprono a nuove prospettive.

Non è solo una questione di genere. E’ una questione di stile, di leadership, di approccio.
Ora, provate a immaginare la creatività non solo come uno strumento di problem solving, ma come un processo che serve a fare scelte divergenti, a inventare nuove strade e nuove regole.
Provate a immaginare la collaborazione non solo come un atteggiamento utile a mitigare i conflitti, ma come leva che attiva l’intelligenza collettiva e aumenta il senso di appartenenza.
… la gentilezza come occasione per favorire l’emersione del talento. Solo per fare qualche esempio…

Le qualità del femminile o qualità umane, morbide … sono le premesse dell’innovazione: una condizione che ha una fortissima componente umana, prima che tecnica, tecnologica e strategica.
Come gestite l’incertezza, il conflitto, il confronto tra posizioni opposte durante i processi di cambiamento?
Con la competenze tecniche o con le competenze umane?

Trascurare il punto di vista femminile significa mettere da parte alcune delle leve più importanti per riuscire a innovare.

E’ il momento di prendere consapevolezza di quanto e come un modello di leadership più inclusivo, capace di valorizzare le differenze e non appiattirle, possa contribuire all’evoluzione personale, organizzativa e di business.

Se vuoi conoscere il progetto Antigone2021 clicca qui

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